Location di Via Cavour 150 “Rione Monti”
Un po’ di storia
La creazione di via Cavour risale alla fine dell’Ottocento durante il rifacimento dovuto all’espansione urbanistica della nuova capitale. Il via libera alla costruzione della strada fu dato in una seduta consiliare nel maggio 1880[1]. Vi fu un notevole impulso alla realizzazione dopo l’entrata in vigore della legge n. 209 del 14 maggio 1881, quando furono stanziati finanziamenti per il concorso dello stato alle spese per realizzare i servizi adeguati ad una capitale, e del Piano Regolatore di Alessandro Viviani nel 1883.
L’attuazione interessò fra l’altro il colle Quirinale e il Viminale, creando i nuovi assi viari, oltre a via Cavour, di via Nazionale, la stazione di Roma Termini e le nuove sedi ministeriali. Il tracciamento della via nasce come asse di collegamento tra la stazione Termini e i Fori Imperiali e fu realizzata a partire dal 1880 fino agli anni 10 del ‘900, sui portoni di molti palazzi, sono ancora oggi leggibili le date degli anni di costruzione.
La Suburra
Il percorso attraversa la valle della Suburra, una valle piuttosto ripida e con forti dislivelli, che doveva avere una pendenza regolare per superare il dislivello tra la cima del Viminale e la valle dei Fori; furono perciò creati numerosi terrapieni, rispetto al quale le strade antiche – come via Urbana o via in Selci – finirono per rimanere infossate o, come nel caso della piazza di S. Francesco di Paola, per essere sostenuta fu necessario costruire un muraglione di contenimento e di sostegno. In quell’occasione, per l’apertura della via, fu anche demolita la chiesetta di San Salvatore ad tre imagines.
Il Rione Monti
Il primo dei rioni di Roma è Monti, chiamato così perché una volta comprendeva i colli Esquilino, Viminale, parte del Quirinale e del Celio. E’ il quartiere più antico di Roma, e vi si trovano testimonianze dell’epoca romana, medioevale, rinascimentale, barocca, una successione di stili che copre 2500 anni di storia.
L’aspetto attuale dell’area più significativa del rione Monti presenta strette strade quasi mai in pianura, che incidono il tessuto urbano composto da alti palazzi di varie epoche, edifici dagli intonaci usurati dal tempo e anneriti dallo smog, dove si aprono le botteghe artigiane, i locali notturni, le gallerie d’arte: è l’ antica Svbvra romana, oggiSuburra (il nome significherebbe “zona abitata sotto la città”, ed è proprio l’impressione che si ricava scendendo in Piazza della Suburra dalle scale di Via Cavour, in prossimità della fermata metropolitana della linea B, o salendo in San Pietro in Vincoli dalle scale della Salita dei Borgia, ma anche scendendo da Via Nazionale perVia dei Serpenti o Via del Boschetto ).
Questo scendere e salire suggerisce una visita del Rione a piedi, mezzo privilegiato per vivere e rivivere le suggestioni di una delle più affascinanti zone della Capitale e apprezzarne le testimonianze archeologiche, che vanno dal Colosseo al Ludus Magnus – la palestra dei gladiator i- alla Domus Aurea, le terme di Traiano, i fori degli imperatori Augusto, Nerva e Traiano con gli adiacenti Mercati, tratti delle mura Serviane e Aureliane(con la porta Asinaria), le terme di Tito, i resti dell’ acquedotto Claudio, San Pietro in Vincoli con il Mosè di Michelangelo, Santa Francesca Romana, il Palazzo Pontificio, l’Obelisco Egizio, la Santa Sanctorum, la Scala Santa, la basilica di S. Giovanni in Laterano, la chiesa di S. Clemente, S. Martino ai Monti, la Basilica di S. Maria Maggiore, le memorie medievali come il triclinio Leoniano, il Battistero Lateranense, S. Stefano Rotondo, la torre dei Conti, la casa dei Cavalieri di Rodi, S. Prassede, le torri dei Capocci e alcuni capolavori del barocco romano come le chiese di S. Andrea al Quirinale e di S. Carlino alle Quattro Fontane.
La Roma antica
La Svbvra entra a far parte dell’area urbana della Roma Antica quando il re di origine etrusca Servio Tullio la sceglie per la propria residenza.
E’ la zona più autentica e popolare dell’Urbe, il luogo delle contraddizioni sociali e umane della capitale dell’ Impero. Qui si trova la Metro B fermata Cavour, e sopra l’entrata della Metropolitana, ci sono delle scale che immettono su via Cavour e Largo Visconti Venosta, fa parte del Rione Monti, Roma. La Suburrà è il nome di una zona molto famosa di Roma, su una colonna addossata ad un palazzo, si trova una lapide che contiene anche una lunga iscrizione dei tempi di Papa Alessandro VI, che ricorda chi qui vi era una edicola dedicata al Salvatore.
A torto, si crede che questa piazza corrisponda all’antico quartiere della Suburra romana, che era una zona romana malfamata, zona che in realtà era molto più lontano rispetto alla attuale piazza della Suburra. La piazza della Suburra è all’incrocio di due antiche e nobili vie romane, l’antico vicus Praticius che oggi è la via Urbana e il vicus Cyprius che è l’attuale via Leonina, nel vicus Patricius vi erano le abitazioni dei senatori, dei nobili, e di ricchi signori, mentre nel vicus Cyprius, vi era il quartiere dei librai, delle biblioteche, della gente colta. . Il nome “Suburra” deriva dal latino “sub urbe”, ovvero “sotto la città”, indicando nei primi tempi di Roma, la parte della città che era posta sotto il colle Palatino, cioè sotto la città vera e propria, la antica “Regio sub urbe” si estendeva dalla attuale via Tor de Conti fino a via San Vito sul colle Esequilino. In antico il livello stradale era più basso di quello attuale, pertanto era giusta la locuzione “sub” , sotto. La suburra romana, comprendeva anche quella zona delle pendici del colle Esquilino nel quale c’era il cimitero degli innominati, delle meretrici, dei condannati a morte, questa era una parte di Roma chiamata Prima Regio del Colle Oppio, conosciuta come gli horti di Mecenate, che infatti Mecenate bonificò in gran parte per edificare la sua splendida villa. In questa zona vi abitarono anche Virgilio, Orazio Giulio Cesare e il poeta Marziale
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